Fare dei complimenti può essere imbarazzante, oppure si può pensare che il complimento espresso nei confronti dell’altro possa essere considerato adulatorio.
A volte l’educazione alla eccessiva riservatezza, alla modestia (“Non voglio montarmi la testa…”) o alla diffidenza (“Vorrà qualcosa in cambio…”), può rendere difficile accettare un complimento.
Altre volte, nel tentativo di fare un complimento, in realtà comunichiamo ben altro! Pensiamo alla situazione in cui, dopo un iniziale apprezzamento, il nostro interlocutore chiude con un giudizio negativo: “Hai svolto bene il tuo lavoro, non mi aspettavo tanto da te”. Apparentemente sembra un complimento, in realtà il messaggio che arriva è: “Oggi hai fatto bene, però non vali molto”.
Di fronte ai complimenti, quindi, i due comportamenti tipici sono:
- Tacere o fare complimenti generici, contorti, ironici;
- Rifiutare, sminuire, svalutare, ridicolizzare i complimenti ricevuti dagli altri.
Con questo atteggiamento, però, rinunciamo a migliorare l’immagine di noi stessi, la nostra autostima e la qualità dei nostri rapporti nella vita di coppia, in famiglia, con gli amici, a scuola e nel mondo del lavoro.
La capacità di fare e ricevere complimenti, infatti, riserva dei vantaggi: aumenta l’autostima, gratifica, incoraggia l’altro a farlo di nuovo, migliora i rapporti interpersonali.
Fare e ricevere complimenti rientra nelle abilità assertive complesse, che prevedono di saper combinare insieme la comunicazione verbale e non verbale, per risultare sinceri ed efficaci.
Nel fare o ricevere complimenti si mettono in atto due riposte assertive differenti:
- Saper esprimere sentimenti positivi e apprezzamenti nei confronti dell’altro;
- Avere un’immagine positiva di se stessi e quindi di accettare con serenità gli apprezzamenti ricevuti.
Vediamo ora come fare dei complimenti in modo assertivo:
- Specificare in modo preciso che cosa apprezziamo negli altri. Il complimento, quindi, deve essere collegato alle caratteristiche dell’altro o alle sue prestazioni. Es: “Mi è piaciuto il lavoro che hai svolto”; “Mi piacciono le tue scarpe”.
- Essere sinceri in modo tale da risultare efficaci.
- Evitare di dare giudizi categorici. Es: “Le scarpe sono stupende!”, è preferibile fornire un parere personale utilizzando il “Mi piace” o “Non mi piace”.
E se ci fanno un complimento?
Rispondere semplicemente GRAZIE a un complimento ricevuto toglie dall’imbarazzo e valorizza chi ci fa il complimento.
Se non siamo d’accordo con il complimento ricevuto, possiamo aggiungere il nostro parere a riguardo: “Grazie! E pensare che queste scarpe non sono le mie preferite”.
E’ possibile migliorare l’abilità di fare e ricevere i complimenti con l’esercizio, tenendo presenti i seguenti punti:
Riconoscere a livello cognitivo l’importanza di reciproci scambi positivi;
Riconoscere e mettere in discussione gli ostacoli cognitivi ed emotivi che rendono difficile l’uso di questa abilità;
Imparare a gestire e perfezionare le componenti non verbali della comunicazione (contatto oculare, espressione del viso, intonazione della voce, gestualità, ecc.);
Imparare a fare complimenti specifici, diretti, riferiti a caratteristiche e comportamenti descrivibili della persona.
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Fonti e letture consigliate:
Delfo Bonenti e Anna Meneghelli. Assertività e Training Assertivo. Franco Angeli
Edoardo Giusti e Alberta Testi. L’Assertività, vincere quasi sempre con le 3A. Sovera
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