Tutti noi abbiamo sperimentato l’ansia nel corso della nostra vita. Si tratta di uno stato di attivazione del nostro organismo utile a fronteggiare una situazione che viene percepita come pericolosa, e che ci fa provare delle sensazioni somatiche spiacevoli come tachicardia, sudorazione, agitazione e senso di apprensione.
In questo senso l’ansia non può essere considerata un disturbo, ma una risorsa che ci consente di attivarci nelle situazioni che lo richiedono (come affrontare un esame, un impegno di lavoro, ecc.) e migliorare le nostre prestazioni.
Quindi l’ansia rappresenta una reazione naturale e fisiologica che siamo “programmati” a provare in situazioni di potenziale pericolo.
Quando però questa attivazione diventa eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, allora ci troviamo di fronte ad un disturbo d’ansia, caratterizzato da:
- intensità eccessiva rispetto alla situazione;
- frequenza eccessiva (mi sento in ansia spesso durante la giornata o per più giorni);
- ricorrenza di fronte a determinati stimoli che per altri non rappresentano fonte di disagio
Cosa può succedere?
Le persone che manifestano un disturbo d’ansia, possono mettere in atto alcuni comportamenti che andranno a condizionare molto la loro quotidianità e la qualità della loro vita. Alcuni comportamenti tipici di una persona con disturbo d’ansia possono essere:
- evitare luoghi o situazioni in cui si potrebbe provare ansia;
- chiedere costanti rassicurazioni;
- preoccuparsi eccessivamente;
- adottare strategie protettive per alleviare il senso di ansia
Cosa si può fare?
In questo caso è opportuno rivolgersi a uno Psicologo - Psicoterapeuta e richiedere una valutazione del proprio livello di Ansia e impostare un eventuale trattamento.
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